Articolo di Annapaola Digiuseppe per Classicult.it
Pubblicato da Editrice Nord lo scorso gennaio, il romanzo La portalettere di Francesca Giannone si è rivelato fin da subito un caso letterario. L’esordio è stato strepitoso: a due settimane dall’uscita era già nella top ten della classifica generale e al secondo posto della narrativa italiana. Da allora non ha mai abbandonato le prime posizioni.
A questo straordinario exploit si aggiungono il contratto con la Lotus Production (società del Leone Film Group) per la realizzazione di una serie televisiva e il Premio Bancarella 2023. Risultati davvero impressionanti, se si tiene conto del fatto che questo romanzo storico e di formazione è l’opera prima dell’autrice.
La portalettere è una saga famigliare, ambientata tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta del Novecento, che ha per protagonisti i Greco di Lizzanello e, in particolare, la giovane Anna, una donna forte, energica e diversa da tutte le altre, che pensa e agisce senza condizionamenti, senza temere il giudizio delle malelingue: “Io non ho mai avuto paura di apparire diversa”.
Sposata con uno dei fratelli Greco ma originaria della Liguria, Anna è l’acquisita, è l’estranea, l’unica appartenente a un mondo geograficamente e culturalmente distante, non solo dal resto della famiglia ma anche da tutto il paese, tant’è che continueranno a soprannominarla la forestiera anche dopo decenni dal suo trasferimento al Sud.
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